il miglior pane e lievitati artigianali in italia

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Il pane si ottiene impastando insieme tre semplici ingredienti: la farina di grano tenero (ma anche di grano duro o di altri cereali), l’acqua, il sale (anche se in diverse ricette il sale può mancare) e il lievito. Quest’ultimo può essere di due tipi: il lievito di birra, un lievito industriale fatto chimicamente in laboratorio per permettere di accelerare il processo di lievitazione con una resa maggiore e con minore tempo di lavorazione e il “lievito madre”, composto da una piccola parte dell’impasto del giorno precedente (biga), conservato per questo scopo, che dona al pane una maggiore fragranza e conservazione oltre ad un sapore antico e genuino.

In Italia esistono moltissimi tipi di pane, dalle diverse consistenze, sapori e forme: dal pane cosiddetto “bianco”, a base di farina di grano tenero, al pane integrale, a base di farina integrale; dal pane ai cereali al pane azzimo, ovvero senza lievito.

Le prime panetterie come servizio pubblico furono istituite a Roma dal 168 a.C. e, può essere riportato, come valido indicatore, la presenza di circa 400 forni a Roma nel periodo augusteo. I panettieri romani misero a punto diverse tecniche per rendere la panificazione un procedimento sempre più raffinato. Un’innovazione, in particolar modo, merita menzione, vale a dire la sostituzione della macina in pietra (azionata da schiavi o animali) con il mulino, facente leva sulla forza dell’acqua.

A mangiare il pane non era solo il popolo, la plebe, ma anche i ceti più alti, che si nutrivano con  un’alimentazione varia, a base di ingredienti ricercati per il tempo. Pertanto, presso sovrani o signori di allora e, presso la stessa corte papale, erano a servizio i fornai più bravi e furono questi ultimi, durante il periodo rinascimentale, presso la corte di Maria dei Medici, a scoprire il lievito di birra, utile alla fermentazione e, poi, esportato a Parigi.

Andate in pace e Buon Appetito! 😊